Lifting Cosce

Il lifting mediale delle cosce è una procedura chirurgica che ha come scopo quello di rimodellare il profilo delle cosce, sollevando la cute e asportando il tessuto adipocutaneo in eccesso. Gli effetti combinati dell’invecchiamento e delle fluttuazioni di peso, associati alla perdita di elasticità della cute, determinano la formazione a livello delle cosce di molteplici pliche adipocutanee. Il lifting mediale delle cosce può migliorare sensibilmente l’aspetto di questa zona, sollevando la cute e restringendo la silouette delle cosce. La quantità di cute e tessuto adiposo a livello delle cosce determinano il tipo di procedura più appropriato in ciascun paziente. Nei pazienti che presentano una lassità cutanea della superficie mediale delle cosce e un eccesso di tessuto adiposo lieve o moderato è indicato l’intervento di lifting mediale delle cosce. Quando queste alterazioni interessano anche il terzo medio e il terzo distale della coscia è necessario combinare al lifting mediale delle cosce anche un’escissione verticale del tessuto adipocutaneo, lifting mediale delle cosce con estensione verticale.

PRIMA VISITA

Durante la prima visita il chirurgo valuterà attentamente la storia clinica della paziente, i precedenti interventi chirurgici, l’anamnesi farmacologica, l’eventuale presenza di allergie e le motivazioni che hanno spinto la paziente verso questa tipo di procedura. È molto importante che la paziente fornisca una storia clinica approfondita e dettagliata in quanto tutte le informazioni così ottenute possono prevenire l’insorgenza di complicazioni. Alla domande sui farmaci si deve includere qualsiasi integratore alimentare o preparato a base di erbe (ginkgo biloba, ginseng…) dato che questi possono influire sulla pressione arteriosa e sulla coagulazione. L’onestà riguardo al fumo e l’alcool è molto importante perché entrambi influenzano la capacità di guarigione e il tempo necessario al recupero postoperatorio.Durante la visita il chirurgo presterà molta attenzione all’eventuale presenza di patologie a carico degli gli arti inferiori. In alcuni casi sarà richiesto un Doppler per escludere la presenza di insufficienza venosa o di altre alterazioni del sistema vascolare.Durante l’esame obbiettivo sarà valutata la lassità cutanea, l’eccesso di tessuto adiposo, l’estensione delle alterazioni e l’eventuale presenza di vene varicose. La cute sarà esaminata attentamente per determinare l’elasticità e l’eventuale presenza di linfedema.Dopo aver esaminato la storia clinica il chirurgo si informerà sulle priorità e sulle motivazioni della paziente, affrontando tutti i suoi dubbi e tutte le sue preoccupazioni.Al termine della visita il chirurgo indicherà le strategie terapeutiche più appropriate, spiegando i vantaggi e gli svantaggi delle diverse procedure. A questo punto la paziente sarà in grado di prendere una decisione e, se lo desidera, verrà programmato l’intervento. La decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico è molto importante e deve essere valutata sempre molto attentamente.

L’INTERVENTO CHIRURGICO

Il paziente è posizionato in decubito supino nel letto operatorio, con le cosce flesse e abdotte. Per prima cosa viene eseguita la liposuzione delle cosce, previa infiltrazione con soluzione di Klein della zona da trattare. Una volta aspirato il tessuto adiposo in eccesso si esegue l’incisione lungo la piega inguinale. Questa incisione si estende dal margine laterale del monte di venere fino alla regione perineale, terminando poco prima di raggiungere la piega glutea. Il tessuto adipocutaneo che verrà asportato è separato dal sottostante piano muscolare con la sospensione della cute alla fascia perineale di Colles. L’intervento termina con la sutura per piani dell’incisione chirurgica. Dopo il lifting mediale delle cosce sarà presente una cicatrice che decorrerà nella piega inguinale, facilmente occultabile al di sotto degli slip. Alcune volte saranno messi due drenaggi durante l’intervento, per evitare che si formino sieromi. I drenaggi saranno rimossi una volta che il contenuto nelle 24 ore sarà inferiore ai 40 mL, frequentemente in seconda terza giornata postoperatoria. La durata complessiva dell’intervento è di circa 2-3h.e

Quando sono presenti delle alterazioni che interessano anche il terzo medio e il terzo distale della coscia è necessario combinare un’escissione verticale al lifting mediale delle cosce in questo caso saranno presenti due cicatrici: una cicatrice nella piega inguinale, facilmente occultabile al di sotto degli slip; e una lunga cicatrice nella superficie mediale delle cosce, che, nei pazienti con le alterazioni più gravi, potrà terminare a livello delle ginocchia.

CONTROINDICAZIONI

Linfedema degli arti inferiori.
Pregressa trombosi venosa profonda.
Diabete non compensato.
Rischio anestesiologico ASA elevato.
I pazienti che presentano delle vene varicose prominenti devono fare una visita specialista presso un chirurgo vascolare e trattare questa malattia prima di sottoporsi al lifting mediale delle cosce.

ISTRUZIONI PER IL PAZIENTE

Nei giorni precedenti l’intervento il paziente non dovrà assumere aspirina o altri farmaci, compresi i prodotti di erboristeria, che possano influenzare la coagulazione. Questi farmaci sono generalmente prescritti per patologie cardiocircolatorie e la loro sospensione, o la loro sostituzione, dovrà essere valutata e autorizzata dal medico curante.
Nei giorni precedenti l’intervento il paziente dovrà segnalare immediatamente al chirurgo l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse o malattie della pelle.
Nel periodo preoperatorio e postoperatorio il paziente dovrà astenersi dal fumo. Nel caso in cui risultasse particolarmente difficile il paziente dovrà ridurre il più possibile il numero di sigarette fumate ed informare il chirurgo.
Il giorno prima dell’intervento il paziente dovrà praticare un bagno di pulizia accurato e completo; dovrà rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi; dovrà depilare la regione inguinale e le cosce.
A partire dalla mezzanotte del giorno prima dell’intervento il paziente non dovrà assumere cibi o bevande, se non diversamente indicato al momento del colloquio con lo specialista.
Il paziente dovrà indossare un indumento da notte con maniche molto comode e completamente apribile sul davanti.
Fin dal primo giorno postoperatorio il paziente sarà incoraggiato ad alzarsi da letto e deambulare, anche se le cosce potrebbe essere ancora doloranti. Questo per evitare che si formino dei coaguli di sangue a livello delle gambe.
Gli antibiotici devono essere presi due volte al giorno, iniziando la sera prima dell’intervento e continuando per cinque giorni, fino al termine della confezione.
Dopo l’intervento il paziente dovrà indossare per circa un mese una guaina anatomica compressiva.

POST-OPERATORIO

Al momento della dimissione il paziente dovrà essere accompagnato a casa in automobile e lascerà l’ospedale con una medicazione compressiva e modellante che verrà rimossa dopo circa una settimana.
Una volta che il paziente verrà dimesso dovrà seguire una terapia antibiotica, antidolorifica e antiedemigena come prescritto dal chirurgo.
La maggior parte dei punti di sutura sono intradermici e riassorbibili, vengono degradati dall’organismo senza bisogno di essere tolti. I punti singoli che sono presenti verranno rimossi dopo circa una settimana.
Durante le prime settimane dopo l’intervento è possibile che il paziente presenti delle alterazioni della sensibilità a livello delle aree sottoposte ad intervento. Normalmente con il tempo queste alterazioni tenderanno a sparire, generalmente entro le 6 settimane. Durante la prima settimana il paziente dovrà evitare di fare sforzi.
Nelle prime 2/3 settimane postoperatorie ci si dovrà astenere da qualsiasi attività fisica intensa; eventuali attività sportive potranno essere riprese dopo 1 mese, salvo diversa indicazione del chirurgo.
Si dovrà evitare l’esposizione ai raggi solari della cicatrice per almeno 60 giorni. Per circa un anno si dovrà mettere sulle cicatrici una crema solare con protezione 50+, per evitare che questa assuma un colore diverso, più scuro, rispetto a quello della cute circostante.
Nei primi 6 mesi dopo l’intervento le cicatrici saranno più evidenti ma con il tempo miglioreranno gradualmente e, dopo circa un anno dall’intervento, perderanno il loro aspetto rossastro e rilevato. Alcuni individui sono a maggior rischio di sviluppare delle cicatrici molto evidenti (ipertrofiche, cheloidee…) dopo un qualsiasi tipo di intervento, non importa quanto bene sia stata fatta la sutura o quanto scrupolosamente il paziente abbia seguito i consigli del medico. Le persone con fototipo scuro sviluppano più frequentemente degli altri delle cicatrici ipertrofiche o cheloidee perché geneticamente predisposti.

COMPLICANZE

Ritardi di guarigione delle ferite e diastasi delle ferite, con formazione di piccole ulcere e croste;
espulsione del filo di sutura con dolore e rossore della zona interessata (reazione infiammatoria ai punti di sutura);
Sieromi: talvolta si rende necessaria l’aspirazione, anche ripetutamente, 1 o 2 volte la settimana. La probabilità che si verifichino può essere ridotta asportando la maggior quantità possibile di tessuto adiposo mediante la liposuzione ed eseguendo l’escissione chirurgica in un piano superficiale, in modo da danneggiare il meno possibile i vasi linfatici;
Linfedema, accumulo anormale di linfa a livello degli arti inferiori: è una complicanza grave ma fortunatamente rara. Insorge quando sono stati danneggiati molti vasi linfatici durante l’intervento, in particolare quelli posti in prossimità del triangolo femorale.
L’infezione della ferita è una delle complicanze più frequenti dopo un lifting mediale delle cosce, questo perché la cicatrice si trova in prossimità della regione perianale. È necessaria un’antibioticoterapia per la sua risoluzione.
Cicatrici molto evidenti: talvolta la qualità delle cicatrici del lifting mediale delle cosce non è molto buona. Possono apparire rilevate, ipertrofiche, come un piccolo cordoncino. Questo fenomeno è dovuto alla posizione stessa delle cicatrici ed alla tensione dovuta alla sutura. Nelle maggior parte dei pazienti le cicatrici perderanno il loro aspetto rossastro e rilevato dopo circa un anno dall’intervento. In alcuni casi invece le cicatrici possono diventare ipertrofiche o cheloidee, un’evenienza che le rende molto più evidenti. Alcuni individui sono a maggior rischio di sviluppare delle cicatrici anomale dopo un qualsiasi tipo di intervento, non importa quanto bene sia stata fatta la sutura o quanto scrupolosamente il paziente abbia seguito i consigli del medico. Le persone con un fototipo scuro sviluppano più frequentemente degli altri individui delle cicatrici ipertrofiche o cheloidee perché sono geneticamente predisposti. Le cicatrici ipertrofiche tendono a risolvere spontaneamente con il tempo e possono essere trattate con i cerotti al silicone. I cheloidi sono invece difficili da trattare e il rischio di ricorrenza è elevato. Una terapia efficace consiste nell’iniezione intralesionale di Kenacort (triamcinolone acetonide), anche se spesso si rende necessario ripeterla nel tempo.
Difficoltà nella chiusura della ferita chirurgica: quando è stata eseguita una resezione troppo aggressiva i margini della ferita possono essere difficili da accostare. Questo problema può essere risolto mediante l’utilizzo di un lembo locale.
Asimmetria del risultato finale: frequentemente i pazienti che hanno avuto un calo ponderale importante presentano un’asimmetria delle cosce che non sempre è possibile correggere durante il lifting mediale delle cosce.
La tromboembolia è la complicanza più grave di un lifting mediale delle cosce. La riduzione dei tempi operatori, l’utilizzo di calze antitrombo, la somministrazione di eparina a basso peso molecolare e la mobilizzazione precoce del paziente ne riducono sensibilmente il rischio.

Informazioni più dettagliate legate al proprio caso clinico saranno discusse con il chirurgo in fase di consultazione.

MEMORANDUM

Durata intervento: 2-3  h
Ritorno al Sociale: 10 giorni
Anestesia: locale con sedazione/ generale
Tipo di ricovero: day surgery/ 1 notte di degenza
Ripresa attività sportiva: dopo 6- 8 settimane