Mastoplastica Additiva

La Mastoplastica Additiva è una delle più comuni procedure di chirurgia estetica eseguite annualmente nel mondo. Le donne possono scegliere di effettuare l’ingrandimento del seno per vari motivi quali desiderio di un decoltè maggiormente femminile, in quanto poco sviluppato o asimmetrico, oppure modificato dopo gravidanza e allattamento o a seguito di precedenti interventi chirurgici.
La Mastoplastica Additiva è un intervento chirurgico eseguibile sia  in anestesia locale con sedazione sia in anestesia generale, esso prevede l’inserimento d’impianti mammari (protesi in gel di silicone coeso) atto ad aumentare le dimensioni e la proiezione del seno; gli impianti possono essere inseriti a livello sottoghiandolare, sottomuscolare o in parte sottomuscolari e in parte sottoghiandolari (dual plane). Le protesi mammarie possono essere realizzate in gel di silicone coeso (utilizzate nei paesi dell’Unione Europea), in poliuretano o riempite con soluzione fisiologica. Gli impianti mammari in silicone di ultima generazione sono garantiti per 10 anni e anche in caso di rottura il silicone non si disperde localmente come nel caso delle vecchie protesi mammarie. Le protesi mammarie vengono inserite attraverso 4 vie principali: ascellare, periareolare, sottomammaria e ombelicale, quest’ultima via praticabile solo utilizzando protesi mammarie riempite con soluzione fisiologica.
Le migliori candidate per un intervento di mastoplastica additiva sono quelle pazienti che desiderano migliorare il loro aspetto fisico, con prospettive realistiche.

LE PROTESI

I materiali di silicone sono stati studiati e sperimentati ampiamente e i risultati ottenuti confermano che essi non provocano il cancro nell’uomo, fornendo pertanto prove inconfutabili sulla loro sicurezza. Numerosi studi clinici hanno quindi confermato che il tumore della mammella non è più frequente in donne con protesi mammarie di quanto non lo sia nelle altre.
Le protesi interferiscono, anche se minimamente, negli esami radiologici quali mammografia ed ecografia ma i colleghi radiologi sono a ben conoscenza delle tecniche di dislocazione delle protesi per ottenere proiezioni del tessuto mammario senza interferenze.

PRIMA VISITA

A seguito della prima visita durante la quale saranno valutate attentamente le caratteristiche morfologiche del torace e le possibile protesi da utilizzare, verranno prescritti esami di routine necessari ad affrontare in assoluta sicurezza l’intervento chirurgico (ECG, Rx torace, Ecografia Mammaria o Mammografia).
Tutti i dati raccolti dagli esami pre-operatori verranno attentamente valutati dall’equipe operatoria ed anestesiologica. E’ consigliabile, dalla settimana precedente all’intervento, non assumere Ac. Acetilsalicico (aspirina) o altri antiinfiammatori onde evitare problemi di coagulazione,astenersi dal fumo per almeno 4 settimane (due prima e due dopo l’operazione).

ISTRUZIONI PER LA PAZIENTE

Nei giorni precedenti l’intervento il paziente non dovrà assumere aspirina o altri farmaci, compresi i prodotti di erboristeria, che possano influenzare la coagulazione. Questi farmaci sono generalmente prescritti per patologie cardiocircolatorie e la loro sospensione, o la loro sostituzione, dovrà essere valutata e autorizzata dal medico curante.
Nei giorni precedenti l’intervento il paziente dovrà segnalare immediatamente al chirurgo l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse o malattie della pelle.
Nel periodo preoperatorio e postoperatorio il paziente dovrà astenersi dal fumo. Nel caso in cui risultasse particolarmente difficile il paziente dovrà ridurre il più possibile il numero di sigarette fumate ed informare il chirurgo.
Il giorno prima dell’intervento il paziente dovrà praticare un bagno di pulizia accurato e completo; dovrà rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani.
A partire dalla mezzanotte del giorno prima dell’intervento il paziente non dovrà assumere cibi o bevande, se non diversamente indicato al momento del colloquio con lo specialista.
La paziente dovrà indossare un indumento da notte con maniche molto comode e completamente apribile sul davanti.
Dopo l’intervento la paziente dovrà indossare per circa un mese un reggiseno elastico modellante di tipo sportivo con apertura anteriore.
Al momento della dimissione il paziente dovrà essere accompagnato a casa in automobile e lascerà l’ospedale con una medicazione compressiva e modellante che verrà rimossa dopo circa una settimana.
Una volta che il paziente viene dimesso dovrà seguire una terapia antibiotica, antidolorifica e antiedemigena come prescritto dal Chirurgo. La maggior parte dei punti di sutura sono intradermici e riassorbibili, vengono degradati dall’organismo senza bisogno di essere tolti.
Durante le prime settimane dopo l’intervento è possibile che la paziente presenti delle alterazioni della sensibilità a livello delle aree sottoposte ad intervento. Normalmente con il tempo queste alterazioni tenderanno a sparire, generalmente entro le 6 settime. Durante la prima settimana si devono evitare sforzi e nelle prime 2/3 settimane postoperatorie ci si deve astenere da qualsiasi attività fisica intensa.
Eventuali attività sportive potranno essere riprese dopo 1 mese, salvo diversa indicazione del chirurgo.
Si deve evitare l’esposizione ai raggi solari della cicatrice per almeno 60 giorni. Per circa un anno si dovrà mettere sulle cicatrici una crema solare con protezione 50+, per evitare che questa assuma un colore diverso, più scuro, rispetto a quello della cute circostante.
Nei primi 6 mesi dopo l’intervento le cicatrici saranno più evidenti ma con il tempo miglioreranno gradualmente e, dopo circa un anno dall’intervento, perderanno il loro aspetto rossastro e rilevato. Alcuni individui sono a maggior rischio di sviluppare delle cicatrici molto evidenti (ipertrofiche, cheloidee…) dopo un qualsiasi tipo di intervento, non importa quanto bene sia stata fatta la sutura o quanto scrupolosamente il paziente abbia seguito i consigli del medico. Le persone con fototipo scuro sviluppano più frequentemente degli altri delle cicatrici ipertrofiche o cheloidee perché geneticamente predisposti.

L’INTERVENTO CHIRURGICO

Il metodo di inserimento delle protesi ed il tipo di approccio dipendono dall’anatomia della paziente. L’incisione può essere posizionata nel solco sotto-mammario, intorno all’areola o nel cavo ascellare. Lavorando attraverso questa incisione si crea una tasca sopra o sotto muscolare e si posiziona l’impianto.
Se la paziente ha uno scarsissimo tessuto ghiandolare che non garantisce una buona copertura della protesi sarà preferibile posizionare le protesi al di sotto del muscolo gran pettorale.
Piccoli drenaggi in aspirazione possono essere utilizzati in alcuni casi e rimossi dopo alcuni giorni. Un bendaggio contenitivo viene mantenuto per le prime 48 ore e dopo la prima medicazione la paziente indosserà un reggiseno conformato per 4 settimane.

POST-OPERATORIO

Il blando dolore post-operatorio viene ben controllato da farmaci anti dolorifici e generalmente tende a scomparire dopo 24-48 ore. Nei primi giorni il seno sembrerà più grande di quanto non sia in realtà per l’importante edema presente che tenderà gradualmente a ridursi nel corso delle settimane. Saranno necessarie 6 settimane per vedere il nuovo seno in condizioni normali ed almeno tre mesi per sentirlo sufficientemente soffice e mobile. E’ altresì importante eseguire una corretta terapia antibiotica per ridurre le probabilità di infezione.Il ritorno alle normali attività è abbastanza rapido. E’ buona norma comunque attendere almeno una settimana prima della ripresa graduale dell’attività sociale e lavorativa. ll seno sarà indolenzito ed è quindi consigliabile evitare contatti diretti.

COMPLICANZE

L’intervento di mastoplastica additiva  come tutti gli interventi chirurgici può presentare complicanze generiche e specifiche.
La più comune complicanza specifica è la contrattura capsulare. Esistono vari gradi di contrattura e a seconda della sua entità può essere necessario indebolire la capsula, rimuoverla e talora effettuare il cambio dell’impianto protesico.
Un’altra evenienza che può verificarsi è la comparsa di una infezione intorno alla protesi, evenienza che si verifica nei primi 10 giorni dopo l’intervento. Se la terapia antibiotica non permette adeguata guarigione sarà indispensabile rimuovere la protesi ed attendere alcuni mesi prima di riposizionare un nuovo impianto. Talvolta, anche se accade difficilmente, le protesi possono rompersi, la rottura è generalmente sempre dovuta ad un trauma importante ed è  difficile accorgersene perché generalmente la capsula peri-protesica non consente la diffusione del gel coeso. Il verificarsi di tali fenomeni deve portare la paziente a recarsi dallo specialista per effettuare accertamenti diagnostici e se necessario, sottoporsi ad un intervento di revisione e rimozione della protesi con possibilità di utilizzo di un nuovo impianto mammario.

Da ricordare che il solo ed unico seno naturale è quello proprio, un seno naturale non contiene alcuna protesi. Se si desidera un seno completamente naturale non ci si sottopone alla Mastoplastica Additiva.

MEMORANDUM

Durata intervento: 45 min – 1h 30 min
Ritorno al Sociale: 7 giorni
Anestesia: locale con sedazione
Tipo di ricovero: day hospital/ 1 notte
Ripresa attività sportiva: dopo 4 – 6 settimane